mercoledì 3 febbraio 2016

GLI, LI & COMPANY... i pronomi personali.

Ci siamo capiti??? :D


Il pronome si usa per sostituire diverse parti del discorso, quindi in realtà non solo nomi, ma anche aggettivi, sintagmi o addirittura intere proposizioni in alcuni casi.
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I pronomi personali


E' un errore utilizzare la forma GLI alla terza persona plurale: si deve infatti usare LORO. Tuttavia la lingua italiana è in continua evoluzione ed ecco che oggi spesso, nella lingua parlata, loro viene messo un po’ da parte a favore di gli.
Per esempio: ‘Hai dato da mangiare ai cani? No, non gliel’ho ancora dato’ al posto del più formale ‘Hai dato da mangiare ai cani? No, non l’ho ancora dato loro’.
ATTENZIONE però, perchè nello scritto è un ERRORE!!

GLI= A LUI
LE= A LEI
LORO, A LORO= A LORO


Pronomi combinati: GLIELO sempre e comunque!

Si scrive glielo o gliel’ho? Qualcuno si chiede anche se si scrive glielo gliel’ho o glie lo, andiamo dunque a vedere quale sia la forma corretta. Diciamo subito che glie lo è sbagliato: non si scrive staccato, da dove mai dovrebbe derivare la parola ‘glie’? Provate a cercarla sul dizionario: non la troverete. E questo perché è una parola che non esiste, quindi almeno questo dubbio è risolto.
La parte più difficile però arriva adesso: si scrive glielo o gliel’ho? In realtàsono corrette tutte e due le forme, ma non sono assolutamente interscambiabili fra di loro, si usano in contesti decisamente diversi. Leggendo su internet si trova che molte persone sono convinte che glielo si usi con il presente, mentre gliel’ho con il passato: anche questa affermazione è sbagliata.
Glielo è infatti un pronome combinato formato dall’unione fra gli+lo, che per ragioni fonetiche diventa glielo. I pronomi mi, ti, ci, vi, si quando sono seguiti da un altro pronome, cambiano in: me, te, ce, ve, se.
Inoltre le (femminile singolare) e gli diventano glie-. Un esempio potrebbe essere ‘Glielo dirò’. Si usa invece gliel’ho quando al pronome combinato glielo faccio seguire il verbo avere.
Facendo un esempio si capisce meglio. La frase ‘Glielo ho appena dato da mangiare’ stona un po’, glielo e ho in pratica, dal punto di vista della pronuncia, finiscono entrambi con una ‘o’ e a leggerle di seguito sforzano parecchio. Ecco che a loro glielo perde la sua ‘o’ finale e per segnalare questa perdita si sostituisce la ‘o’ con un piccolo apostrofo e si lascia inalterato il verbo avere nella forma di ‘ho’.
E’ per questo motivo che non centra nulla il fatto di utilizzare glielo al presente e gliel’ho al passato: il punto chiave della questione è che glielo è un pronome combinato che non contiene in sé il verbo avere, mentre gliel’ho è lo stesso pronome combinato contenente il verbo avere, opportunamente coniugato.
Attenzione a non ripetere i pronomi due volte!!
A ME MI non si dice!!

Uno fra i più comuni nella grammatica italiana è la tendenza a ripetere il pronome personale, originando così delle espressioni che suonano assai male. L’esempio classico è quello di ‘A me mi piace’‘a me mi’ non si dice mai, si può indifferentemente dire ‘a me piace’ o ‘mi piace’. O ancora, un altro errore comune, è quello di usarlo in funzione di un nome che è già presente nella frase: non si dice mai ‘Alla figlia la madre deve dirle…’, ma si dice ‘Alla figlia la madre deve dire…’, o lo usiamo in sostituzione o non lo mettiamo del tutto.


Per chi vuole appronfondire, Link al sito dell'Accademia della Crusca.
Attenzione articolo impegnativo, da leggere magari con l'aiuto di un adulto!!!
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/sistema-pronominale-facile-usare

(L'Accademia della Crusca è uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana)
(parti tratte da http://www.nanopress.it/cultura/grammatica-italiana/page/8/)

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